Il guardiano del paesaggio IITutto è storia, tutto è fotografia, tutto è fotografabile. Ogni cosa è parte di un racconto, e questa consapevolezza l’ho raggiunta nel tempo, con una certa serenità. In realtà, ho iniziato proprio così: da bambino fotografavo per un'esigenza esistenziale, catturando tutto ciò che credevo passasse inosservato agli occhi del mondo. Lo facevo perché sentivo l’urgenza di preservare quei momenti, che per me erano cruciali, ma invisibili agli altri. Ogni cosa, ogni azione, ogni luce alimentava la mia curiosità. Non c’era nulla che potessi considerare veramente insignificante; al contrario, tutto aveva un’importanza profonda.
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